Borse europee in cauto rialzo con occhi a macro e Fed. Asia contrastata


Finanza

di Paolo Paronetto e Stefania Blasioli

Chiusura in calo per Tokyo, dove il Nikkei ha lasciato sul terreno lo 0,95%. A Milano in luce St, bene Medio banca dopo la vittoria della lista del cda in assemblea. Frena l’oro ma resta sopra i 2000 dollari/oncia

3′ di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee partono col piede giusto la nuova settimana dopo la debolezza della scorsa ottava e in attesa degli appuntamenti macroeconomici in calendario nei prossimi giorni, a partire dalla decisione della Fed sui tassi di interesse che sarà annunciata giovedì. A Piazza Affari sale il FTSE MIB Mib, mentre nel resto del Vecchio Continente viaggiano in progresso anche Francoforte (DAX 40), Parigi (CAC 40) e Amsterdam (AEX). Gli investitori Proseguono a monitorare gli sviluppi della guerra tra Israele e Hamas nonché il prosieguo della stagione delle trimestrali. Negli scambi sulle Piazze asiatiche sono in calo asset rifugio come oro e titoli di Stato, mentre le operazioni militari israeliane a Gaza sembrano procedere in modo più cauto di quanto temuto da alcuni osservatori. Contrastate le principali Borse asiatiche, con Shanghai in progresso mentre Hong Kong è in rosso nonostante il +7% di Great Wall Motor dopo l’annuncio di risultati migliori delle previsioni. Chiusura in calo per Tokyo, dove il NIKKEI 225 ha lasciato sul terreno lo 0,95%.

Pil Germania a -0,1% nel III trimestre, meglio di attese

Nel terzo trimestre il Pil della Germania è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% in confronto allo stesso periodo del 2022. L’attesa era per un calo dello 0,2% congiunturale e dello 0,7% tendenziale. Il Pil del secondo trimestre è stato rivisto al +0,1% congiunturale.

A Milano in luce St, bene Mediobanca dopo rinnovo cda

Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, Stmicroelectronics si mette in luce dopo aver chiuso in rosso la seduta di venerdì. Bene anche Prysmian, Hera e Italgas, mentre sono in rosso Iveco Group e Banca Mps. Sotto la parità anche Unicredit nonostante l’avvio del buyback da 2,5 miliardi. Guadagna invece Mediobanca dopo la vittoria della lista del cda nell’assemblea di sabato: i soci hanno quindi confermato fiducia nel management guidato dall’a.d. Alberto Nagel.

Frenano oro e petrolio. Euro in calo a 1,056 dollari

Sul mercato valutario euro in calo a 1,0565 dollari da 1,0590 venerdì in chiusura. La moneta unica vale anche 157,87 yen (da 158,08 venerdì), mentre il rapporto dollaro/yen è a 149,43 (da 149,49). In discesa il prezzo del petrolio con il future dicembre sul Wti giù dell’1,43% a 84,32 dollari al barile e l’analoga consegna sul Brent in flessione dell’1,16% a 89,43 dollari. In rialzo del 3,7% a 52,4 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. Frena, come detto, l’oro che venerdì ha superato quota 2mila dollari l’oncia per la prima volta da maggio dopo l’avvio dell’offensiva di terra di Israele: la consegna spot ritraccia dello 0,2% a 2.001,65 dollari.

Spread in calo a 196 punti, rendimento scende al 4,72%

Apertura in leggero calo per lo spread tra BTp e Bund. A inizio seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari durata tedesco si è attestato a 196 punti, dai 197 punti della chiusura di venerdì. In calo più marcato il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha iniziato gli scambi al 4,72% dal 4,81% di venerdì scorso.

Tokyo chiude debole (Nikkei -0,95%) in attesa di Boj e Fed

Chiusura in ribasso per Borsa di Tokyo, influenzata negativamente dalle perdite di Wall Street alla fine della scorsa settimana e dalle tensioni geopolitiche, mentre gli investitori aspettano questa settimana le decisioni di politica monetaria delle banche centrali di Stati Uniti e Giappone. L’indice Nikkei ha perso lo 0,95% a 30.696,96 punti e l’indice allargato Topix è sceso dell’1,04% a 2.231,24 punti. Martedì la Banca del Giappone (BoJ) annuncerà le sue previsioni macroeconomiche e una decisione di politica monetaria che la maggior parte degli economisti si aspetta immutata, ma il proseguimento dell’allentamento monetario potrebbe accentuare il calo dello yen che, la scorsa settimana, è sceso al livello più basso dell’anno contro il dollaro. Mercoledì toccherà alla Federal Reserve stabilire la propria rotta, sempre con lo status quo atteso dal mercato, che cercherà però di raccogliere informazioni sull’evoluzione futura dei tassi Usa.

Per visualizzare questo contenutoapri la pagina su ilsole24ore.com

  • Paolo Paronetto

    Redattore Radiocor

Visualizza su ilsole24ore.com



Source link
di
amp24.ilsole24ore.com
2023-10-30 09:22:30 ,

Previous Sequestrati beni per un milione ad ex reggente clan Mallardo…

Leave Your Comment